26 Gennaio 2023,
Tempo di lettura 3 minutiCome capire se la malattia è inizio, continuazione, ricaduta
Come funziona la malattia? Cos’è il certificato medico? Se la malattia si prolunga cosa bisogna fare? Come viene gestito tutto questo in azienda? E nelle presenze?
Vediamo assieme come ottimizzare la gestione delle malattie dei dipendenti.
Come mettersi in malattia
Quando un lavoratore si ammala deve innanzitutto:
- Comunicare tempestivamente al datore di lavoro la malattia;
- Recarsi dal medico e sottoporsi alla visita medica, a dimostrazione dello stato di malessere;
- Ottenere il certificato medico di malattia;
- Accertarsi che il certificato sia stato spedito in via telematica all’INPS e, se richiesto, una copia cartacea al datore di lavoro.
Cos’è il certificato di malattia e come funziona
Il certificato di malattia è un documento rilasciato dal medico curante con cui attesta l’inizio della malattia l’impossibilità a presentarsi sul luogo di lavoro per motivi di salute.
Modifiche al certificato medico: come prolungare l’assenza?
Il certificato medico può essere variato se condizioni di salute del lavoratore richiedano il prolungamento del periodo di malattia, il medico curante dovrà inviare un nuovo certificato.
In questo caso la continuazione della malattia dev’essere richiesto entro il primo giorno successivo quello di scadenza della prognosi precedente.
Ad esempio, se il primo certificato indicava come fine prognosi il 26 febbraio 2020, è necessario chiedere il documento di proroga dell’assenza entro il 26 febbraio.
Ricaduta della malattia: cosa fare
La ricaduta della malattia avviene se ricapita un nuovo episodio entro i 30 giorni dall’evento precedente, trattarsi della stessa malattia o di altra consequenziale. I due periodi di malattia in questo caso verranno trattati come un evento unico.
Cosa deve fare l’azienda?
L’azienda potrà consultare l’attestato di malattia telematico direttamente sul sito INPS.
In alternativa si può chiedere la ricezione via PEC.
L’attivazione della PEC può essere richiesta dall’azienda alla sede INPS territorialmente competente, utilizzando lo stesso indirizzo di posta in cui si desidera ricevere gli attestati.
L’invio telematico del certificato esonera il dipendente dall’obbligo di consegnarne la copia cartacea.
Questi dovrà comunque chiedere al medico e comunicare al datore di lavoro il codice identificativo dell’attestato di malattia.
L’identificativo permetterà all’azienda una ricerca pressoché in tempo reale del documento sul sito INPS, anziché attendere la ricezione via PEC o l’aggiornamento dei certificati presentati da tutti i dipendenti dell’azienda sul portale dell’Istituto.
Esiste la possibilità di ottimizzare la gestione della malattia nella rilevazione delle presenze?
Se focalizziamo l’attenzione sull’orario di lavoroE' un qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell'esercizio della sua attività o delle sue funzioni., i permessi, le ferie e le assenze per malattia (che sono le casistiche più ricorrenti all’interno di un’azienda) appare chiaro quanto possa essere complicata la gestione manuale di questi dati e quanto tempo possa richiedere per l’ufficio del personale (e non è sempre facile).
La soluzione che proponiamo è il Modulo Malattie INPS che consente l’importazione automatica dei certificati di malattia dei dipendenti ricevuti via PEC dall’INPS e permette di differenziarli se sono di tipo inizio, continuazione o ricaduta.
Il software presenze CartellinoWeb2Software in cloud per la gestione delle presenze in azienda e degli orari di lavoro dei dipendenti. importa il contenuto del file caricando nel cartellinoL’insieme delle timbrature effettuate ed i totali giornalieri, settimanali e mensili di ogni dipendente. del dipendente il giustificativo della malattia per il periodo indicato.
In questo modo si eviterà l’inserimento manuale ottimizzando i tempi di gestione.